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Mercato immobiliare in forte aumento

Mercato immobiliare in forte aumento

Il quarto trimestre del 2024 è caratterizzato da un aumento della domanda molto più marcato rispetto quello che si registra per l’offerta, la quale risulta essere anch’essa in crescita rispetto al 2023 (+4%).
Questo ha provocato un aumento della pressione della domanda sul singolo immobile e ridotto il tempo di vendita e i ribassi di prezzo, grazie alla maggiore competizione tra acquirenti. Dopo un breve rallentamento, anche i prezzi riprendono la loro crescita segnando un +4,7% rispetto al 2023.
Il panorama del mercato immobiliare italiano nell’ultimo trimestre del 2024 ha registrato un aumento dei prezzi e degli indicatori di domanda rispetto all’anno scorso. Anche l’offerta è aumentata (+4%), continuando un trend crescente cominciato alla fine del 2022, che oggi ha riportato l’offerta di immobili sul mercato quasi ai livelli pre-pandemici. L’aumento dell’offerta non è stato comunque sufficiente a soddisfare la domanda, che nell’ultimo periodo è cresciuta in misura molto maggiore (+37%) portando ad un aumento significativo della pressione di domanda su un singolo immobile a livello nazionale.
Nonostante i prezzi siano cresciuti, l’accessibilità delle famiglie all’acquisto non è diminuita nell’ultimo anno, anzi è leggermente in crescita. Ciò è dovuto alla variazione del tasso di interesse applicato sui mutui dalle banche, che ha cominciato a diminuire a partire dalla fine del 2023 e che ha reso meno costoso stipulare un mutuo, contrastando l’effetto dell’aumento del prezzo degli immobili.
L’aumento del prezzo unitario medio dipende molto dalla classe energetica dell’immobile. Il prezzo unitario medio degli immobili nelle classi energeticamente più efficienti nell’ultimo anno è aumentato del 5,9%: più dell’aumento medio che si attesta al 4,7%. Nello stesso periodo, il prezzo degli immobili mediamente efficienti (classi energetiche dalla B alla E) è aumentato del 4,8%. Il prezzo unitario medio degli immobili energeticamente meno efficienti invece, nell’ultimo anno è aumentato solo dell’1,4%).