Gran Monferrato è ufficialmente “Città europea del Vino 2024
Dopo l’investitura informale
arrivata alla fine di maggio, da ieri pomeriggio 4 luglio il Gran Monferrato di
Acqui, Casale e Ovada e l’Alto Piemonte di Gattinara e Ghemme sono
ufficialmente la «Città europea del Vino 2024».
La Recevin, la Rete europea delle Città del Vino, ha
consegnato il riconoscimento ai rappresentanti del territorio al
Parlamento Europeo a Bruxelles, in Sala Spinelli. In tutto saranno 20 i Comuni
che potranno fregiarsi del titolo il prossimo anno: le tre capitali del
Monferrato alessandrino e 17 centri di Novarese, Vercellese, Biellese, Vico in
Alto Piemonte. Diventare «Città Europea del Vino» (per il 2023 tocca al Douro,
in Portogallo) consentirà alle colline piemontesi di guadagnarsi per lunghi
mesi un posto al sole tra le grandi aree vitivinicole continentali e porterà
sui territori eventi promozionali, strategie di marketing, studi universitari e
collaborazioni internazionali coinvolgendo consorzi di tutela, Camere di
commercio, enti locali, aziende, università, con ricadute economiche e
turistiche.
Per l’Italia concorrevano anche Montepulciano (Siena) e San Clemente (Rimini)
ma il dossier assemblato dal comitato guidato da Mario Arosio ha convinto il
Consiglio nazionale Città del Vino a scommettere su una zona meno nota ma
motivata. «Questo importante riconoscimento europeo – dice l’assessore
regionale all’Agricoltura Marco Protopapa – si traduce in una grande occasione
promozionale per un territorio legato a vini di qualità certificata, dal Grignolino
al Dolcetto, dal Casalese all’Acquese all’Ovadese al Gavi fino all’Alto
Piemonte. È un punto di partenza».
E la collega al Turismo Vittoria Poggio: «Il titolo attesta il nostro primato
in un settore che attira migliaia di turisti e investitori». Per Federico Riboldi, il sindaco di
Casale Monferrato, questa è «una grande vittoria del Gran Monferrato, la
prima internazionale, che consolida il ruolo centrale nella strutturazione di
ampie reti di collaborazione istituzionale e territoriale».
A Bruxelles con il direttore di Alexala Marco Lanza anche l’assessore al
Turismo di Ovada Sara Olivieri: «Il titolo di Città del Vino sarà una spinta
importante per incrementare turismo e commercio in città. Ovada merita questa
ribalta, ringrazio la Regione e la nostra Enoteca». Per Acqui era presente al
Parlamento Ue Rossana Benazzo, assessore all’Agricoltura: «Il nuovo progetto
permetterà alla nostra città di avere visibilità, ricaduta economica e
turistica».